AVVISO: Il nostro gruppo non rivela MAI il nome o la posizione dei luoghi visitati, per motivi di sicurezza e tutela. Stiamo facendo un'eccezione in quanto il presente luogo è in stato di degrado avanzato. Si consiglia fortemente di NON FARVI VISITA.

PARTE 2
[ITA] RED ZONE, località Casa del Diavolo. Quale miglior nome, per una località che si chiama così? Nelle campagne umbre si erge questa struttura molto grande: corridoi lunghi, molte entrate, una sala “principale” molto grande, una sala techno più piccolina, ed una grande balconata “zona privè” che si affaccia sulla sala principale. La main room è grandissima: più in alto di tutti lo spazio per il DJ, era lui che teneva sotto controllo tutti quanti. DI fronte a lui una grandissima palla a specchio da discoteca. Tutto iniziò nel lontano 1989, dove il club promosse la sua visione musicale andando contro le correnti facili del commerciale che stava sempre più andando di moda. Loro iniziarono con l’house music underground, che in Italia era quasi un mito: SPOPOLARONO. Per oltre 20 anni è stata “la” discoteca, un punto di riferimento per tutti gli amanti dell’house e dell’elettronica. Arrivavano persone da tutta Italia per venire a ballare in questo club. L’ultimo grande evento firmato Red Zone si è svolto nel maggio del 2015. La débâcle della nota discoteca è dovuta al fallimento sia della società la gestiva (la Red Zone srl con sede a Riccione) che della proprietà dei locali. I fans del RED ZONE sono rimasti “attivi” anche dopo la chiusura, avevano troppo a cuore il club: Una serata Red Zone era in programma prima che l'emergenza coronavirus rendesse necessario chiudere tutto. E, tra le prime in Umbria, era diventata on line con una diretta sulla pagina Facebook ufficiale. Poi è nata la web radio e poi ancora, la discoteca è stata ricostruita virtualmente con tanto di dj e pubblico danzante…. Chissà, se tornerà a splendere prima o poi….

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La precarietà di alcune strutture ci obbliga a stare attenti ad ogni minimo particolare.
Tutte le azioni intraprese nei video sono svolte da persone preparate, non improvvisate. Non riveliamo mai la posizione del luogo per preservarne l’integrità ed evitare atti di vandalismo.
Tutti i luoghi che visitiamo vengono rispettati, nulla viene preso, spostato o rubato.

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#urbex #LuoghiAbbandonati #abandonedplaces

[ENG]
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RED ZONE, Casa del Diavolo locality. What better name for a place with that name? In the Umbrian countryside stands this very large structure: long corridors, many entrances, a very large "main" room, a smaller techno room, and a large "private area" balcony overlooking the main room. The main room is huge: highest of all the space for the DJ, it was he who kept everyone under control. In front of him a huge disco mirror ball. It all began back in 1989, where the club promoted its musical vision by going against the easy currents of the commercial that was increasingly becoming fashionable. They started with underground house music, which in Italy was almost a myth: THEY WERE POPULAR. For over 20 years it has been "the" disco, a reference point for all lovers of house and electronics. People came from all over Italy to come and dance in this club. The last major event signed by Red Zone took place in May 2015. The debacle of the well-known disco is due to the bankruptcy of both the company managed it (Red Zone srl based in Riccione) and the ownership of the premises. The RED ZONE fans remained "active" even after the closing, they cared too much about the club: A Red Zone evening was planned before the coronavirus emergency made it necessary to close everything. And, among the first in Umbria, it had become online with a live broadcast on the official Facebook page. Then the web radio was born and then again, the disco was virtually rebuilt with a lot of DJs and a dancing audience…. Who knows, if it will shine again sooner or later….

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All the actions taken in the videos are carried out by trained people, not improvised. We never reveal the location of the place to preserve its integrity and avoid vandalism.
All the places we visit are respected, nothing is taken, moved or stolen.

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